Tecniche e strategie per l'apertura

Il magico momento , tanto atteso da tanti pescatori d'Italia sta per arrivare.
E' uno dei giorni più belli dell'anno , si respira il freddo , e l'aria è carica di adrenalina , noi fremiamo nel vedere qualche bella livrea e non vediamo l'ora di avere qualche trota in canna.
Manca poco più di una decina di giorni , ma già con la mente siamo in riva al torrente dove pensiamo di affrontare la nostra battuta di pesca.
Iniziamo subito col dire , che è bene evitare certi luoghi.
Ad esempio , scartate i fiumi più grandi e noti per due motivi.
Il primo è quello dell'affollamento e dei padellari , cose molto fastidiose per ogni buon pescatore.
Il secondo è che le emozioni , non saranno tante , le trote saranno le classiche trotine di semina mentre le più grandi e furbe preferiranno starsene al centro fiume sul fondo.
Detto questo.
Concentriamoci su piccoli torrenti di portata e grandezza inferiore , specialmente su quelli montani , dove , sebbene la temperatura dell'acqua sarà ridotta , troveremo trote più attive e affamate , che si svegliano dal letargo invernale della frega.
TECNICHE E STRATEGIE:
Come tradizione , da tre anni a questa parte , sono solito fare le prime pescate della stagione al tocco .
Questa tecnica , infatti , risulta essere più redditizia delle altre , perchè si cerca il pesce con una maggiore lentezza e lo si invoglia a mangiare.
Sconsiglio lo spinning se inteso come "CUCCHIAINO" , e la mosca intesa come "SECCA" , è ancora presto per le esche di reazione e non fa di certo bene portare a casa il primo cappotto di stagione.

Tuttavia , possiamo impiegare queste due tecniche con due tipi di esche diverse..
Nello spinning , impiegheremo testine piombate e grub , che nei primi giorni la fanno da padrone sia nelle correntine che nelle grandi buche , mentre se siamo dei moschisti , pescare a ninfa sarà certamente più fruttuoso a causa dell'assenza si schiuse.
Per la ninfa, consiglio imitazioni di portasassi .
Se come me , decidete di pescare al tocco abbiamo varie possibilità.
Possiamo pescare sia con una bolognese o fissa tra i 5 e i 6 m , o con una barbarina (nel mio caso ricavata da una fissa di 3 m per posti infrascatissimi e piccolissimi ) , la costruzione la troverete a giorni ( se non a ore ) , nella sezione "Autocostruzione".
Le montature sono di realizzazione abbastanza semplice.
Nei corsi meno profondi , pescheremo sia con la coroncina composta da vari pallini di piombo disposti per 70cm circa , che con pallini da 5-10g.
La pesantezza varia a seconda del livello del fiume , io cerco sempre di mantenermi al di sotto dei 10-12g , anche se con le piogge stagionali e l'acqua di neve , ci possiamo trovare a pescare anche con 15g di piombo.
Come nylon , consiglio un monofilo che va dal 20 al 25 , se pescherete con il 20 in piccoli corsi d'acqua , potete fare una lenza diretta senza finale , altrimenti se pescherete con diametri superiori , consiglio di fare un terminale dallo 0.18 allo 0.20.
Come amo , i numeri classici sono dal 6 al 10 , la lunghezza del finale deve essere inferiore al metro , se peschiamo al disotto dei 15g , altrimenti lo allunghiamo di qualche decina di cm.
LE ESCHE:
Le esche sono principalmente tre , le prime di facile reperibilità , l'ultima un po' meno.
Andremo ad usare vermi di terra , camole del miele e portasassi.
I portasassi li troviamo sotto i sassi sulle sponde dei fiumi , ma si trovano specialmente da dopo marzo.
CONSIGLI:
Munitevi di un guadino a racchetta o di un mini boga grip , di un gilet e di un paio di pinze per facilitare la slamatura.
Ricordate che anche se la pesca è aperta non è detto che si siano schiuse tutte le uova o la frega sia finita.
Per questo ricordate che fino a metà marzo è bene pescare all'asciutto per non rovinare l'habitat naturale di questi splendidi pesci e ricordate di rilasciare sempre gli esemplari!
W IL C&R!